Il Gruppo Fracasso, specializzato nella rigenerazione e riqualificazione di aree dismesse, si propone per un ulteriore impegno a favore della città di Trieste, nella riconversione del sito dell’ex Manifattura Tabacchi per destinarlo in complesso all’avanguardia avente destinazione industriale e/o logistico retroportuale; tale proposta si presta perfettamente per l’insediamento di piattaforme del fresco o del freddo vista la sua posizione strategica a ridosso del porto e con le infrastrutture di collegamenti autostradali, ferroviari e portuali prospicenti o nelle immediate vicinanze. Ulteriore vantaggio a favore del progetto è la possibilità di richiedere il regime di Punto Franco con tutte le opportunità fiscali e operative.
Vantaggi del regime di Punto Franco del Porto di Trieste
L’immobile si trova nelle aree di gestione del Consorzio di Sviluppo Economico Locale dell’area Giuliana e all’interno della perimetrazione del SIR.
Il complesso ha una destinazione urbanistica D/1:
•Artigianale
•Attività commerciali al dettaglio
•Artigianali di servizio
•Direzionali
•Commerciali all’ingrosso
•Servizi ed attrezzature collettive Destinazioni accessorie, di supporto alle attività insediate, quali alberghiera
1.Il progetto prevede la totale demolizione degli edifici esistenti e la successiva realizzazione di un fabbricato avente superficie coperta di 27.500 m2 con un’altezza di max. 15 metri, funzionale allo sviluppo di attività logistiche ed industrial, ovvero per centri logistici del fresco e del freddo.
2.Vista la presenza all’interno dell’area di due binari ferroviari si sta portando avanti anche una progettazione legata all’ambito RAIL per un fabbricato che, prospiciente il binario ferroviario riattivabile, possa prevedere il carico e lo scarico su vagoni ferrovia.
Il grande stabilimento per la lavorazione del tabacco è stato realizzato tra il 1958 e il 1964 dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, nella periferia industriale della città. Nello stabilimento la produzione di sigarette si è protratta per 35 anni. Ultima nata tra le 20 Manifatture dislocate sull’intero territorio nazionale fu quella che ebbe la vita più breve, ma rappresentò un tassello fondamentale della storia industriale italiana della seconda metà del 1900.